Nel 1998 l’allora custode dell’Hotel Duchi D’Aosta, a Sestriere, rimase bloccato in un ascensore per quasi dieci giorni durante il periodo di chiusura della struttura ricettiva, per fortuna senza gravi conseguenze. A quell’epoca non era ancora obbligatorio avere un telefono che collegasse la cabina con un centro di soccorso. Lo diventò un anno dopo con l’emanazione del DPR 162/99 solo per gli ascensori installati dopo il 1999.
Ma in quanto tempo devono arrivare i soccorsi nel momento in cui la ditta di manutenzione riceve la segnalazione? Per legge non c’è un tempo prestabilito. Del resto, sarebbe molto difficile indicare una tempistica precisa dal momento che questa può variare non solo a seconda della grandezza degli insediamenti urbani ma anche della viabilità, del traffico, delle condizioni metereologiche, della distanza dal luogo in cui si trova il tecnico che deve effettuare il soccorso. Esiste solo una nota all’interno della norma tecnica (EN 81-28) in base alla quale la ditta responsabile della manutenzione deve intervenire nel più breve tempo possibile, al massimo entro un’ora, sussistendo condizioni normali di traffico e meteo. Un intervallo di tempo che in una città di provincia può forse risultare adeguato ma che può essere insufficiente in una grande città. Bisogna considerare, infatti, che il manutentore, pur prestando un servizio di pronto intervento, di fatto non gode delle agevolazioni riservate ai mezzi di soccorso quindi non può attivare la sirena per farsi spazio nel traffico, né viaggiare sulle corsie preferenziali e nemmeno parcheggiare nel posto dei disabili o in seconda fila. Cosa si può fare allora? Intanto sarebbe auspicabile che anche gli ascensori installati prima del 1999 avessero il telesoccorso in cabina perché il collegamento con il centro di soccorso consente di localizzare automaticamente l’impianto e velocizzare l’intervento senza un’ulteriore azione da parte dell’utente bloccato che potrebbe non ricordare l’indirizzo (se non è quello dello stabile in cui abita) oppure avere un vuoto di memoria a causa dello stato emozionale in cui si trova o ancora non essere nelle condizioni di parlare a causa di un malore.
Le nuove UNI 10411-1/2, pubblicate a settembre 2021, rendono obbligatorio l’apparato di telesoccorso su tutti gli impianti installati prima del 1999, e che ne sono tuttora privi, in occasione del cambio del quadro di manovra.
In ogni caso, bisogna ricordare che un ascensore bloccato non rappresenta una situazione di pericolo, anzi. Vuol dire che a fronte di un problema si sono attivati i sistemi di sicurezza presenti sull’impianto. È come nel caso della febbre: non è un sintomo cattivo ma una reazione del nostro organismo che si difende da una malattia.
Anche se può risultare difficile, la cosa migliore è conservare la calma, avere pazienza e attendere i soccorsi. Il tecnico arriverà nel più breve tempo possibile.